Carissimi Amanti dei libri,
con la nuova uscita della #emseitalia questa settimana voliamo in Russia per conoscere un personaggio che mette i brividi: Andrej Chikatilo o meglio, il mostro/il macellaio di Rostov!
Se credete che sia un pazzo, vi sbagliate! Era capace di intendere e di volere, era un uomo lucido e cosciente ma assettato di sangue innocente!
Ma chi è il mostro di Rostov?
Andrej Romanovich Chikatilo nasce nel 1936 in una famiglia molto povera. Una famiglia segnata dalla sparizione di uno dei figli maggiori che inizialmente si pensò essere stato rapito mentre la realtà è che, a causa della carestia che imperversava ovunque in Russia, fu ucciso e mangiato…secondo voci che circolavano in quel tempo. Fatti del genere sono accaduti spesso nella Storia dell’umanità. Naturalmente, ad Andrej che quando scomparve il fratello aveva solo 5 anni non fu nascosto il destino del fratello che lo impressionò ma che, dal quel momento, instillò in lui anche il fascino del macabro.
Chikatilo era un bambino timido che spesso veniva bullizzato, era fortemente miope e questo gli faceva fare delle pessime figure a scuola, veniva spesso emarginato. Crescendo il suo amore per lo studio e la lettura lo contraddistingueva dai suoi coetanei, ma nonostante le sue capacità non venne ammesso all’università e per lui fu un duro colpo, dovette scegliere di orientare i suoi interessi in un corso di specializzazione.
Dal punto di vista sentimentale la sua vita era un autentico disastro. Non sapeva approcciarsi alle ragazze, veniva spesso rifiutato, deriso e giudicato per il suo comportamento bizzarro. La sua prima esperienza sessuale con un’amica della sorella fu un disastro, era impotente.
Tuttavia, qualche anno dopo, quando si trasferì a Rostov si sposo con un’amica che la sorella gli presentò ed ebbero due figli… ma il concepimento avvenne in maniera poco tradizionale e i dettagli li troverete nel libro. Purtroppo il problema di Chikatilo non si era risolto e il matrimonio fu un’esperienza deludente soprattutto per la moglie, il loro era un matrimonio solo perché Chikatilo si occupava con il suo lavoro della moglie e dei figli.
Nel frattempo la parte oscura della mente dell’uomo continuava a prendere piede dentro di lui, nei suoi pensieri… le sue fantasie crescevano dandogli la voglia di sentirsi onnipotente.
Conseguì la laurea nel 1971 ed iniziò ad insegnare ma venne licenziato a cause delle molestie a cui sottopose allievi e allieve.
Dovette trovare un altro lavoro che fu la sua salvezza perché lo portava a viaggiare ovunque nella regione con autobus e treni. Fu in questo momento che la sua personalità oscura venne a galla.
Il primo omic*dio lo commise nel 1978… era una bambina di 9 anni, vi risparmio i particolari! Fu condannato un uomo non responsabile del fatto perché Chikatilo era rispettabile e non poteva avere commesso una simile atrocità. In Russia, l’importante era che qualcuno pagasse per quella colpa…
Per qualche anno smise di ucc*dere ma pi riprese senza sosta dal 1981 al 1990.
Le sue vittime subiscono trattamenti che fanno accaponare la pelle: stupr*, pugnal*te feroci, mutilazi*ni e asportazioni di organi che probabilmente mangiava o masticava e sputava… da brividi!
Si calcola che abbia uccis* più di 50 persone tra bambini e bambine, giovani ragazze e donne.
Nel 1994 venne condannato a m*rte e giustiziato con un colpo di pistola.
Era il primo serial killer russo… ma la Russia pensava non fosse possibile che potessero esistere crimini seriali!
Per saperne di più, non vi resta che leggere il libro…
Roberta Salis
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