Carissimi Amanti dei libri,
questo oggi insieme alla #emeseitalia vi presento un nuovo volto del male, ma per scoprire chi è dobbiamo fare un salto indietro nel tempo e andare in Germania alla fine del XIX secolo dove troviamo Peter Kürten…
Sai chi è?
Il vampiro di Düsseldorf!
Ma procediamo con ordine…
Nacque nel 1883 e la sua vena macabra si rivela fin dall’infanzia, infatti commette il primo omicidio all’età di 9 anni quando in una gita in una zattera con due suoi amici, li fece annegare… naturalmente nessuno gli diede la colpa dell’accaduto, anzi i genitori dei suoi sfortunati amici ebbero compassione per Peter!
In famiglia, il padre costringeva i figli a guardare mentre aveva rapporti sessuali con la madre e di nascosto, aveva rapporti anche con una delle figlie… così, un giorno, anche Peter provò a violentare la sorella ma l’arrivo della madre mandò all’aria il suo proposito!
Man mano che cresceva le sue pulsioni sessuali condizionavano la quotidianità e decise di sfogarsi con gli animali… che poi pugnalava a morte! La vista del sangue lo eccitava quasi più del rapporto sessuale stesso… e si divertiva a dare fuoco alle fattorie, ovunque potesse perché la disperazione di chi ne restava coinvolto lo faceva sentire vivo!
Nel 1929, iniziò ufficialmente la sua carriera criminale e sanguinaria… ai danni di una bambina di 10 anni, vi risparmio i particolari, l’unico dettaglio che vi do e che dopo averla uccisa bevve il suo sangue!!! Ecco perché veniva definito vampiro…
La furia criminale di Kurten durò circa un anno, dal 1929 al 1930, si calcola che ucc*se circa 30 persone perché lo eccitava e lo faceva sentire quasi un dio.
Il fatto che alcune vittime prescelte riuscirono a scappare pose fine alla sua carriera di serial killer che gli costò la decapitazione nel 1931.
Volutamente ometto i racconti di ciò che fece alle altre vittime perché lo lascio alla vostra lettura del volume che, come sempre, consiglio a persone NON facilmente impressionabili!
Personaggio estremamente interessante per il suo modus operandi, ma profondamente crudele… mi fa sempre riflettere quanto in fondo si siano spinte certe persone come Peter Kurten e mi chiedo: “Ci sarà mai una fine al buio che abita certe menti?”…
Forse non esiste risposta ma è importante domandarselo e comprendere oltre dove non andare nella vita e nel rapporto con gli altri!
Roberta Salis
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