
Autrice: Ruth Ware
Traduttrice: Valeria Galassi
Edito da TEA
Pubblicato nell’ottobre del 2021
Pag. 368
Genere: Thriller
DESCRIZIONE DEL LIBRO
Harriet Westaway vive a Brighton. Sua madre, che l’ha cresciuta da sola, è morta in un incidente stradale poco prima del suo diciottesimo compleanno. Un giorno riceve una lettera inaspettata dalla Cornovaglia: la nonna, morendo, le ha lasciato una cospicua eredità. Da una parte è una notizia fantastica, perché Harriet si trova in una pessima situazione finanziaria ed è indebitata con un usuraio, dall’altra è una notizia piuttosto strana, perché la sua vera nonna è morta più di vent’anni prima. evidentemente si tratta di un caso di omonimia, che però Harriet decide di sfruttare a suo vantaggio utilizzando le sue capacità manipolatorie che le permettono di sopravvivere come cartomante, lo stesso lavoro che faceva sua madre. Ma Harriet non sa quello che la attende e ignora che la sua decisione cambierà drasticamente la sua vita per sempre…
RECENSIONE
“Una è dolore,
Due è gioia,
Tre è femmina,
Quattro è maschio,
Cinque è argento,
Sei è oro,
Sette è un segreto
Da non svelare mai”.
Mie care Anime Amanti dei libri,
ci sono libri che si leggono con la testa, e altri che si sentono con la pelle.
“L’eredità di Mrs Westaway” è il quarto libro che leggo di Ruth Ware e confermo il mio amore per la sua scrittura, per la sua capacità di tenermi incollata alle pagine con il suo articolare trame che suscitano curiosità ma anche suspence, timore e brama di scoprire cosa ci sarà nella pagina successiva.
Dunque, oggi un thriller ma non troppo thriller soprattutto nella prima parte del testo. La narrazione stupisce con delle splendide ambientazioni gotiche ed una trama che intrattiene, coinvolge e cattura. L’inizio è un po’ lento e troppo descrittivo a mio parere anche se è una lentezza voluta, come quando si trattiene il respiro in attesa che qualcosa accada. Nonostante questi piccoli difetti, se così li possiamo chiamare, che ben presto dimenticherete nella lettura, la scrittura è sempre piacevole e ha su di me l’effetto di una calamita!
Anche il suo essere descritto come thriller psicologico, secondo me, non corrisponde esattamente alla realtà… Non c’è dubbio sul fatto che le pagine si divorino con immenso piacere, ma l’aspetto psicologico non è preponderante come in altri libri della Ware. Sono più evidenti altre caratteristiche come la paura, il senso di colpa, la nostalgia, le difficili dinamiche familiari, i segreti, le bugie e il buio delle omissioni.
Ma andiamo ad esplorare un po’ la trama…
Senza spoiler, promesso!
La protagonista è la giovanissima Harriet Westaway, conosciuta da tutti come Hal… anche sua madre la chiamava così! Sì, perché da poco Hal è rimasta orfana e, a parte qualche amico con cui parlare del più e del meno, non ha nessuno che l’aiuti. La madre è stata uccisa da un pirata della strada che non è mai stato identificato e la piccola Hal non ha nemmeno avuto il tempo di fermarsi a piangere.
Per cercare di pagare le bollette e soprattutto per estinguere un debito contratto per tenere in piedi il suo chiosco sul molo di Brighton legge i tarocchi ai passanti, alla gente che spera in una risposta su situazioni che la preoccupano, alle madri disperate in cerca di risposte per i propri figli o a semplici curiosi in cerca di risposte sul proprio presente.
Ha ereditato questo mestiere dalla madre.
Hal non è una sensitiva, non lo era nemmeno sua madre, ma ha imparato a dire alla gente ciò di cui ha bisogno, frasi di conforto o parole che sembrano azzeccate per la situazione che stanno vivendo… in fondo, per molti, basta guardare nei profili Facebook prima degli appuntamenti per capire quali problemi o preoccupazioni abbiano a cuore.
A diciotto anni la sua vita è tutt’altro che semplice e senza un quattrino è difficile pensare o fare progetti per il suo futuro.
Di suo padre non ha mai saputo nulla. Se sia vivo o morto la madre mai le disse nulla.
Un giorno tra la posta trova una lettera indirizzata a lei.
Non conosce il mittente e il suo contenuto per lei non ha nulla di familiare.
La lettera è la convocazione da parte di un notaio per la lettura del testamento della defunta nonna, Marion Elizabeth Westaway, presso la villa di famiglia a St. Piran. È uno scherzo?
Lei che erediterà qualcosa?
Deve esserci uno sbaglio! Anzi, sicuramente è uno sbaglio!
Eppure, la lettera è proprio indirizzata a lei, lei che è figlia di Margarida Westaway.
No, c’è un errore di sicuro, probabilmente esiste una sua omonima perché la sua nonna materna lei l’ha conosciuta bene e non si chiamava così.
Che fare? La tentazione di riscuotere anche pochi soldi per poter pagare gli usurai che le stanno alle calcagna e la tengono in una morsa di paura è forte, loro non scherzano e glielo hanno detto chiaramente che non hanno paura di spezzare le ossa e di buttare giù i denti.
A lei i soldi servono ed è disposta anche a truffare pur di andare avanti.
Non ha via di scampo, decide così di partire per riscuotere quella parte di eredità che sembra spetti anche a lei.
Io non so cosa avreste fatto voi, ma con gli strozzini alle calcagna e senza un soldo, forse avrei fatto la stessa scelta! In fondo, si trovava tra due fuochi e sapeva bene che in un modo e nell’altro si sarebbe bruciata.
Al suo arrivo a St. Piran si ritrova davanti una maestosa villa, Trepassen House. Il suo interno si contraddistingue da ampi saloni polverosi e da un labirinto di stanze che sembra impossibile esplorare… certamente, vivere in una casa così dà i brividi soprattutto quando scende la sera e il rischio di perdersi è altissimo!
Viene accolta con immenso calore dalla sua “nuova” famiglia, da zii e cugini di cui non conosceva l’esistenza e proprio la prima sera riceve una notizia che le fa perdere il controllo: ha ereditato l’intera dimora oltre ad una cospicua somma di denaro.
A dire il vero la notizia non sconvolge solo lei!
Quella notizia inaspettata scatena in Hal una forte febbre e un concatenarsi di dubbi, sensi di colpa e di malesseri dovuti al rimorso per la truffa che sta portando avanti. Lei sa bene che la defunta nonna non ha nulla a che vedere con lei, c’è stato un errore…
Ma come fa a tirarsi fuori da questo guaio?
Non vuole imbrogliare quella brava gente che l’ha fatta sentire voluta bene e “a casa”…
A lei quei soldi servono, è l’unico modo per poter pagare il debito e sopravvivere a Brighton.
Proprio in mezzo a questi dubbi e rimorsi di coscienza sembra che il fato posi lo sguardo…
Misteri, parole sussurrate, strani incidenti, segreti da rivelare, scoperte inaspettate faranno breccia nella vostra sete di verità. Sì, perché nella seconda parte del testo non mancheranno le rivelazioni che vi lasceranno a bocca aperta e i mille motivi per cercare di creare delle ipotesi che, probabilmente, cadranno ogni volta. Quelle verità dette e non dette non vi daranno pace e l’atmosfera dark sarà l’ambientazione giusta per farvi perdere tra i meandri di Trepassen House.
Addentrarsi nella storia dei Westaway sarà un viaggio che non vi priverà di stupore e forse vi farà dubitare di chiunque… perché, si sa, le famiglie inglesi sanno nascondere bene i loro segreti. La perfidia si annida proprio dove meno te lo aspetti!
La verità non è così semplice da scoprire, ma vale la pena di arrivare alla fine.
L’eredità di Mrs Westaway è uno di quei romanzi che ti entra nelle ossa, come l’umidità delle vecchie case inglesi in cui la trama si annida.
Per me, Ruth Ware è un rifugio, nessuno è capace come lei di costruire atmosfere in cui ci si perde in cerca di respiro. Sa sempre come stupirmi!
Non posso che consigliarvelo perché ogni pagina è una rivelazione tra dubbi, ombre e segreti che vedranno la luce.
Roberta Salis
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