
Autore: Gabriel Tallent
Traduttore: Alberto Cristofori
Edito da Rizzoli
Pubblicato nell’aprile del2018
Pag. 414
DESCRIZIONE DEL LIBRO
Mio assoluto amore racconta l’adorazione di un padre per la figlia, un sentimento da lei ricambiato in maniera cupa e alternante. Pressoché isolati in una vecchia casa di legno, in una parte selvaggia della California, eccoli, loro due, meravigliosi e contorti, unici. Il padre violento e sboccato, maniaco delle armi, e sua figlia quattordicenne, Turtle, incapace di parlare alle sue compagne di classe, muta per troppo amore filiale, sopraffatta dal dolore e dalla passione per un uomo che non le ha mai comprato un vestito, che le ha insegnato soltanto a cacciare, uccidere gli animali, scuoiarli, curarsi da sola e che, per anni, le ha sussurrato all’orecchio di un mondo là fuori sfinito, chiuso nella morsa di un consumismo impazzito, un mondo che loro devono rifiutare, sradicare dalle loro menti, odiare insieme. “Mio assoluto amore” è un libro concepito in due grandi parti, come la navata e l’abside di una chiesa, discesa all’inferno e risalita di una ragazza prima prigioniera della psiche e del suo amore ossessivo per il padre, poi fuggitiva nella natura e nel corpo, in una storia incalzante, vorticosa, selvaggia e intima. È in questo arco teso allo spasimo che il linguaggio di “Mio assoluto amore” si attorciglia ai piedi del lettore come una radice infestante e lo avvolge dal basso verso l’alto, con la sua battagliera cupezza di situazioni e oltraggi e disagi e speranze e crudeltà.
RECENSIONE
“Martin ha provato a dirtelo, ha provato a dirti che un giorno avresti dovuto diventare qualcosa in più di una troietta spaventata con una buona mira, che un giorno avresti dovuto trovare in te una determinazione assoluta, che avresti dovuto combattere come un cazzo di angelo caduto su questa cazzo di terra, con un cuore assoluto, e tu non ci sei mai arrivata”. (Pag. 309)
Carissimi Amanti dei libri,
non è sempre facile trovare le parole per dare un’opinione su un libro, soprattutto quando capitano quelle letture che riescono quasi a strapparvi le viscere insieme a tutti i sentimenti più intensi che vi racchiude…
Questo libro per me è stato un pugno nello stomaco.
Lungo, sì, a volte forse leggermente prolisso…
Lungo da farvi pensare che non capite dove l’autore vi voglia condurre, ma poi quando lo capirete sarà un po’ come un viaggio senza ritorno…
Il libro di cui vi parlo oggi è “Mio assoluto amore” di Gabriel Tallent edito da Rizzoli.
Un libro duro.
Un libro che toglie le parole.
A volte, terribile.
No, non per la scrittura…
Non per la lunghezza…
Tutto è terribile dall’inizio alla fine. Devastante in certe pagine.
Questa è la storia della famiglia Alveston.
Una famiglia disfunzionale.
Una famiglia come tante altre, ma in cui tutto è estremamente tossico.
Martin e Turtle chiamata affettuosamente “Crocchetta” sono padre e figlia.
La madre di Turtle è morta quando era piccola e da allora è sempre cresciuta da sola con il padre. La casa è isolata. La casa è fatiscente. La casa è un covo di segreti e abusi rivoltanti.
Molti sanno dell’isolamento di questa famiglia ma nessuno immagina cosa accada tra quelle mura, quale siano le dinamiche familiari, il linguaggio usato e soprattutto le cose che non si possono raccontare.
Martin è un uomo schiavo dell’alcol e di sé stesso, dei propri incubi, di un passato mai accettato, di un odio nei confronti del padre che lo acceca da sempre.
Sì, ama follemente Turtle e cerca di farla crescere al meglio delle sue possibilità…
Ma chi vive covando l’odio sa veramente amare?
Sa cosa vuol dire spendersi per amore altrui?
Una cosa è certa… Turtle è seriamente in difficoltà dato che a quattordici anni ha delle capacità espressive come quelle di un bambino di sei anni e le sue insegnanti sono seriamente preoccupate per lei.
Ma Turtle non vuole essere aiutata, non vuole che nessuno si intrometta nella sua vita…
Lei quando è a scuola preferisce guardare fuori dalla finestra.
Non ha interesse per gli insegnamenti,
non ha nessuna intenzione di farsi degli amici o delle amiche.
Turtle vive nel suo mondo.
I suoi silenzi e si suoi pensieri vi scaveranno solchi nel cuore.
Cosa si è disposti a fare per amore?
Cos’è l’amore per chi non ne ha mai fatto veramente esperienza?
Com’è il mondo di chi scambia l’ossessione per amore?
Il mondo per la piccola Turtle è la sua casa, l’amore di suo padre, le visite a suo nonno e quella mania fuori dal comune di utilizzare le armi, di essere una che non manifesta dolore o sentimenti, lei è una ragazza diversa dagli altri adolescenti.
Il libro è lungo e l’autore vi trascinerà nella quotidianità di Turtle e Martin…
Quel detto non detto come sottofondo instillerà in voi parecchi dubbi.
Quelle dinamiche tra padre e figlia risveglieranno il senso di giustizia.
Quella quotidianità sembrerà non finire mai.
Ci sono dei punti di rottura che segneranno indelebilmente la vita di Turtle e Martin.
Tutto diventerà insanabile.
Crederete che il libro sia finito quando si scatenerà il finimondo…
Sarà una lotta in cui l’amore raggiungerà l’apice dell’assurdità.
Uno scontro dove vita e morte danzeranno insieme fino all’ultimo respiro.
Un conflitto fino all’ultima pallottola dove vendetta e disperazione si intrecceranno alla ricerca di respiro, alla ricerca della via d’uscita da quell’apnea che toglie il fiato.
E forse non ve lo aspetterete ma alla fine scorreranno quelle lacrime trattenute da sempre e l’umanità, la normalità, la quotidianità quella vera scorrerà nelle vene.
Tornerà a splendere il sole e avrà il sapore della libertà.
Questo libro mi ha colpita profondamente.
In me ha lasciato un segno.
Mi ha incuriosito, interrogato, angosciato, tolto il respiro.
Queste pagine sono un’esperienza da vivere.
Ad un certo punto vi sentirete parte della storia e proverete empatia, rabbia, desiderio di prendere fiato… perché soffocare è facile quando non si ha scampo.
Perdonatemi se ometto volutamente molti dettagli ma non voglio rovinarvi il viaggio… se avrete il coraggio di intraprenderlo.
Particolare, disturbante, tossico.
Un libro ad alta intensità psicologica. La tensione raggiungerà l’apice e forse dovrete prendere una pausa dalla lettura…
Questo libro è uno di quelli che difficilmente dimenticherò!
Il libro l’ho letto per la mia challenge #leviamolapolveredailibri
Roberta Salis
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